Alfabeta: una rivista degli anni ’80

Il breve approfondimento qui proposto è dedicato a un periodico che ha segnato l’editoria degli anni ’80 in Italia: Alfabeta.
A partire dal maggio 1979, infatti, la rivista iniziò a proporre un progetto editoriale e culturale nuovo, rivolto al lettore ideologizzato, che aveva pienamente vissuto (e assorbito) il ’68.

Si trattava di un dinamico e sofisticato strumento d’investigazione della realtà, ma, soprattutto, di un potente antidoto contro “il virus più diffuso allora, quello delle recensioni che ti fanno credere che a quel punto credi di sapere già cosa pensare di un autore, e quindi ti risparmi di leggerlo”, come ha scritto, nella sua preziosa Testimonianza generazionale, Flaminio Gualdoni (vedi il catalogo dell’importante mostra Alfabeta 1979-1988, Modena, Galleria Civica-Palazzo Santa Margherita, 25 marzo-7 maggio 2017, a cura di Francesca Mora, testi di Flaminio Gualdoni, Francesca Mora e Mario Bertoni, Modena, Fondazione Mudima, 2017).
Oltre a quelli di Nanni Balestrini, Gino Di Maggio e Maria Corti, figura di riferimento resta Antonio Porta, fondatore, e, dal 1981, come Leo Paolazzi, direttore.

La rivista – è noto – ambiva a imporre una voce diversa e libera nel magmatico panorama letterario degli anni ’80, cui contribuirono però artisti di fama, quali Dorfles, Melotti, Baj, Isgrò, Tadini, Carmi, Scialoja, Dorazio, Pozzati, Alighiero Boetti, Paolini, Mondino e altri.

Il salto in avanti tentato da un periodico così visivamente ancorato alla parola, all’inchiostro, ai corpi dissonanti, poggiava, oltre che sulla varietà dei contenuti, su un linguaggio a più registri, sul sapiente utilizzo emotivo delle immagini.
E le meravigliose copertine sono lì a testimoniarlo. La foto, il disegno, il collage non sono corredo, ancillari, bensì sostanza, contenuto, visivo e linguistico insieme. Decisivo, rispetto alla “tradizione nobile del fascicolo col dorso da mettere in biblioteca”, cui fa puntualmente riferimento, ancora, Gualdoni, per sottolineare il compiuto “passo in là oltre i saputi”.

Della prima serie di Alfabeta sono usciti, complessivamente, 114 numeri, fino al 1988 (e si veda, in proposito, l’antologia Alfabeta 1979-1988, a cura di Rossana Bossaglia, Milano, Bompiani, 1996).

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