Il volume ripropone, in edizione anastatica (Venezia, Graziosi, 1767), la Venere fisica, opera dell’illuminista francese Pierre-Louis Moreau de Maupertuis (1698-1759), dedicata a tematiche medico-biologiche ed etno-antropologiche.
L’autore è stato un grande esponente della scienza newtoniana europea del XVIII secolo. Profondamente stimato da d’Alembert e Montesquieu, seguace moderato dei Lumi, astronomo e fisico matematico, fu presidente dell’Accademia Reale delle Scienze di Berlino, a metà Settecento. In Prussia, lo volle re Federico II in persona e il loro legame è anche un capitolo felice nella storia dei rapporti, peraltro mai facili, tra intellettuali e potere: presso la corte federiciana, Maupertuis trovò una seconda casa.
La sua storia – come quella dell’Illuminismo scientifico newtoniano e delle contraddizioni di un grande secolo – viene diffusamente raccontata nell’introduzione di Davide Arecco.
A cura di Davide Arecco